Haftar è stato corteggiato da Francia, Russia, Emirati arabi, Arabia Saudita ed Egitto fin dalla sua affermazione nel teatro libico anche attraverso la fornitura di armi e supporto militare, forse utili anche a questa sua recente avanzata. Se è vero che Haftar ha incontrato spesso esponenti del governo italiano ed ha partecipato al vertice di Palermo del 12 e 13 novembre scorso, probabilmente grazie all’intercessione di Putin, resta alleato di ferro di chi gli garantisce il bottino più corposo. E non siamo certo noi italiani.
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