L’accordo siglato lo scorso 27 novembre tra il capo del Governo di Accordo Nazionale libico Fayez al-Sarraj e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un effetto paragonabile ad un vero e proprio terremoto in un’area, il Mediterraneo centrale, dove potenze piccole, medie e grandi sono impegnate in un’accesa competizione colma di risvolti di tipo politico, economico, militare, energetico e – in definitiva – geopolitico e geostrategico.
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