Una votazione, quella che si è tenuta, segnata dall’accusa di corruzione nella elezione di Dbeibah come premier, secondo l’Onu. È un segnale che il futuro di questo governo non sarà roseo?
Dbeibah ha vinto con un plebiscito, un risultato notevolissimo. Ha davanti a sé compiti difficili come portare la Libia alle elezioni nazionali, intervenire sulla situazione economica della popolazione, ad esempio riportare l’energia elettrica nel paese, e deve potenziare le realtà territoriali. È chiaro che se non riuscirà in questi compiti il tema della corruzione potrebbe tornare, ma con il plebiscito bulgaro che ha ottenuto il problema adesso non si pone.
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